Hikaru è la più piccola d quattro fratelli e per questo è anche la più coccolata. Ingenua, generosa e altruista, Hikaru è dotata di una grande forza interiore che la spinge ad avventurarsi nelle imprese più difficili. La sua magia si basa sull’elemento fuoco, così come il suo nome che tradotto in italiano significa “luce” mentre il suo maguerriero, Rayearth, ha sembianze di un lupo infuocato.

La giovane ragazza riceve in dono i suoi poteri dal Sacerdote Clef una volta arrivata a Sephiro dove le viene anche assegnato un compito determinante: quello di salvare la principessa del regno: Emeroude, nonché sua colonna portante. Ed è così che insieme al piccolo Mokona e alle sue inseparabili amiche Umi e Fuu, Hikaru inizia una magica avventura per salvare il magico mondo di Sephiro.

A contrario di quanto possa sembrare, realizzare questo costume non è stato per niente facile, e poi è stata la mia prima “armatura!”. La corona è stata realizzata in forex, i due pezzi dorati invece sono stati ritagliati da una striscia di cartone (quella che viene comunemente utilizzata per confezionare le torte senza che si schiaccino). Il tutto è stato collegato ad un cerchietto con un’intelaiatura di fil di ferro a croce sopra la testa per far sì che non cascasse all’indietro.

La semi-armatura è stata realizzata in materassina rivestita di un tessuto in pelle per divani, sono stata fortunatissima a trovare questa stoffa in un magazzino dell’usato a pochi euro. Mi è tornata utile anche per l’interno dei bracciali della Bloodelf! Sul petto ho realizzato una struttura semisferica in das con un foro al centro dove ho collocato una gemma in resina che ho commissionato ad una ragazza.
Sotto alla gemma ho lasciato lo spazio per inserire un piccolo circuito elettrico a batterie che si collega ad una pila + interruttore fissati all’altezza dell’ascella con dello strap (sotto all’armatura).

La base è un vestitino nero di raso cucito ad una gonnellina a sezioni in pvc bianco lucido al quale ho fissato delle scaglie realizzate in cartone pressato + fil di ferro e rivestite di stoffa dorata. Molti altri pezzi sono stati creati con la stessa tecnica (vedi il tutorial sotto). L’errore più grande che mai più ricommetterò è stato attaccare dello strap adesivo al pvc perché altrimenti sarebbe stato troppo duro da cucire… E NON FATELO MAI! LO STRAP VA SEMPRE E SOLO CUCITO SUL PVC!!! Il vestito infatti è durato un mese, poi una volta tolto dall’armadio mi sono accorta che l’adesivo aveva iniziato a colare su tutto il vestito… toglierlo è stato un dramma. Mi sono ridotta a doverlo cucire comunque. Quindi ricordate: MAI strap adesivo su PVC!!

Veniamo ad altro: le spalline sono state fatte anch’esse di materassina, per mantenere la curva ho utilizzato del fil di ferro che ho infilato attraverso la stessa materassina. Per renderle trasportabili le ho fatte separate dal corpetto e ho utilizzato dello strap per collegarle. Anche le scaglie (fatte una per una di cartone pressato) si rimuovono dalle spalline e si ricollegano con l’ausilio dello strap seguendo un disegno ben preciso.

CONSIGLIO: Cosa importante in questo costume (cosa che molti sbagliano), sono le proporzioni. E’ importantissimo che le spalline non siano troppo grandi né troppo piccole rispetto al corpo. E’ opportuno avere buon occhio o fare un disegno in scala del costume che si sta per realizzare prima di procedere. Per evitare di buttare via tempo e materiale consiglio di fare sempre e comunque dei modelli in carta da giornale e, solo dopo aver verificato l’esatta proporzione, ritagliarli sul materiale finale. Nella mia versione ho optato per le spalline del cartone animato: più piatte rispetto a quelle del fumetto e decisamente meno complesse da realizzare.

I guanti sono stati fatti con la stessa tecnca di quelli di Athena, solo che ho utilizzato come base dei guanti lunghi di raso elasticizzato, che poi ho personalizzato con un bottoncino (finto) dorato. Le decorazioni sopra le mani sono state realizzate in cartone di diverso spessore (cartoncino delle merendine la parte che ruota attorno al polso, cartone pressato tutto il resto); il tutto rivestito di stoffa dorata e abbellito con gemme e glitter.

Le ginocchiere sono state fatte di materassina (ma va?) con uno strato sottine di cartone, rivestite di stoffa dorata con un foro al centro per la sfera (in realtà una mezza palla di natale che ha fatto più volte una brutta fine). Prima di incollare il rovescio della stoffa ho incollato un elastico bianco alla materassina per fissarlo al ginocchio.
CONSIGLIO: Non tagliate mai palle di natale di vetro! Solo quelle di plastica vanno bene per simulare le gemme (provare per credere? No.. meglio evitare) Comunque trovate un link al tutorial a fondo pagina che può tornarvi utile per simulare qualsiasi armatura.

Il mantello è stato realizzato con una splendida stoffa a costine di un rosso differente da tutto il resto del costume per “spezzare” un pò. La stessa usata per la gonna del Judgement.
Per dare l’effetto del mantello che esce dall’armatura, ho creato una parte di armatura dietro al collo non fissata (una sorta di bavaglino), con nascosto sotto dello strap. Una volta collegato il centro del mantello sotto al collo e sotto all’armatura, ho collegato i due estremi tra le spalline e le scaglie con dei piccoli pezzettini di strap anch’essi nascosti. Cosa non ci si inventa per rendere tutto più simile all’originale, eh?

L’arma è stata decisamente reinterpretata.. e per quanto sia contenta del risultato, non lo reputo molto fedele all’originale. Avevo poco tempo (come sempre) e dovevo inventarmi un metodo per farla… è stata la mia prima spada, siate clementi! E’ stata intagliata dal multistrato, l’unica parte sopraelevata sono le facce di drago, e la pallina da ping pong che è stata “avvitata” sopra il manico della spada. Tempo fa mi dissi: “Quando torno la rifaccio come si deve..” ma ovviamente tutto ciò non è mai avvenuto.
Ci sono molto affezionata e ormai è diventata un pezzo di arredo sul muro di camera mia!

DIFFICULTY
80%

Photo by Nicolò Salerno


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